Apollo e Dafne
Il momento eterno della trasformazione: il capolavoro scolpito da Bernini.
L’Apollo e Dafne, scultura di Gian Lorenzo Bernini, è uno dei capolavori assoluti del barocco italiano e della Galleria Borghese. L’opera cattura il drammatico istante in cui la ninfa Dafne, inseguita da Apollo, si trasforma in un albero di alloro per sfuggire al dio. La straordinaria maestria di Bernini si manifesta nei dettagli incredibilmente realistici: i capelli mossi dal vento, le mani di Dafne che diventano rami e l’espressione di sgomento sul volto di entrambi. È una celebrazione del movimento, della metamorfosi e della capacità dell’arte di fermare il tempo in un attimo eterno.
Informazioni utili
Come arrivare
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In metropolitana: La fermata più vicina è Spagna (Linea A), a circa 15-20 minuti a piedi dall’ingresso della galleria.
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In autobus: Numerose linee autobus fermano vicino a Villa Borghese. Le più comode sono il 52, 53, 63, 83, 92, 223, 360, 910, che fermano in prossimità dell’ingresso del parco.
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In tram: La linea 19 ferma nelle vicinanze, alla fermata Galleria Arte Moderna, da cui si accede al parco.
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A piedi: Se vi trovate nel centro storico, la galleria è facilmente raggiungibile con una piacevole passeggiata attraverso Villa Borghese, partendo da Piazza di Spagna o da Via Veneto.
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In auto: È possibile arrivare in auto, ma il parcheggio è limitato. Si consiglia di utilizzare parcheggi pubblici nelle vicinanze o nelle zone periferiche e proseguire con i mezzi pubblici.
Storia
Realizzata tra il 1622 e il 1625, l’Apollo e Dafne fu commissionata dal cardinale Scipione Borghese per decorare la sua villa. L’opera si basa sul racconto del mito di Apollo e Dafne contenuto nelle Metamorfosi di Ovidio. Bernini, appena ventenne, dimostrò un talento straordinario trasformando un blocco di marmo in una scena vibrante di vita e movimento. La scultura divenne subito un simbolo del barocco, grazie alla sua capacità di combinare realismo e teatralità. Oggi, continua a essere una delle opere più celebri e amate della Galleria Borghese.
Realizzata tra il 1622 e il 1625, l’Apollo e Dafne fu commissionata dal cardinale Scipione Borghese per decorare la sua villa. L’opera si basa sul racconto del mito di Apollo e Dafne contenuto nelle Metamorfosi di Ovidio. Bernini, appena ventenne, dimostrò un talento straordinario trasformando un blocco di marmo in una scena vibrante di vita e movimento. La scultura divenne subito un simbolo del barocco, grazie alla sua capacità di combinare realismo e teatralità. Oggi, continua a essere una delle opere più celebri e amate della Galleria Borghese.
Recensioni
Un capolavoro che lascia senza parole
La perfezione del marmo che prende vita
La magia del movimento nel marmo
Tips
Osserva l’opera da tutte le angolazioni
La scultura di Bernini è pensata per essere vista a 360 gradi. Cammina intorno ad Apollo e Dafne per cogliere ogni dettaglio e apprezzare come l’azione sembri mutare con la prospettiva, rendendo l’opera un racconto visivo dinamico.
Informati sul mito di Apollo e Dafne
Leggere la storia tratta dalle Metamorfosi di Ovidio prima della visita ti aiuterà a capire il significato profondo della scena rappresentata. Questo aggiungerà un ulteriore livello di apprezzamento alla straordinaria maestria di Bernini.
Visita altre sculture di Bernini alla Galleria Borghese
Non perdere l’occasione di ammirare altri capolavori di Bernini presenti nella Galleria, come il Ratto di Proserpina e il David. Queste opere, insieme ad Apollo e Dafne, mostrano l’incredibile talento del giovane artista e la sua capacità di trasformare il marmo in emozione pura.